Due settimane sono passate, caratterizzate dalla ripresa delle attività al foyer e il ritorno di tutti i nostri “colleghi” dal congè natalizio.
E così la bella confusione di sempre è ritornata tra kinè e atelier, soprattutto per il ritorno di Aregba, il mitico tecnico ortopedico togolese (insieme al suo amico Napo) che rallegra ogni momento libero, soprattutto per la sua voglia di imparare l'italiano e quella di Annarì di insegnarglielo!
I malati sono tornati, e diciamo che rispetto al mortorio di prima e dopo Natale le cose sono migliorate; anche perchè da giovedì scorso fino a ieri abbiamo avuto al pomeriggio una formazione sul massaggio tailandese tenuta dal francese Mathieu, quindi i pazienti erano tutti concentrati al mattino!
Spendiamo due parole su questa formazione: il primo giorno entriamo in palestra e troviamo tutti seduti sui tappeti per terra con al centro questo signore con dei pantaloni tailandesi larghissimi e “all'acqua in casa”, e tutti guardavano questa sportina con delle pietre dentro. Ci ha subito spiegato che era argilla, una pietra dagli effetti miracolosi e soprattutto che si può usare per qualsiasi cosa; il tutto confermato dal libro “l'argilla che guarisce”!
Dopodichè abbiamo iniziato subito la pratica: stesi per terra a coppie, uno faceva la cavia e l'altro provava le “mosse” del massaggio...altro che massaggio è una vera e propria ginnastica sia per chi lo riceve che per chi lo fa! Così ci siamo ritrovati a premerci sugli occhi, rilassarci nella posizione della meditazione dei buddisti, camminarci sui piedi a vicenda, sedersi con le ginocchia sul sedere e le mani sulla schiena, darsi dei pugni leggeri su braccia e gambe...a questo associa due persone dalla ridolina facile come me e l'Anna Rita...e viene fuori una situazione piuttosto paradossale!
Infatti mentre tiravo in modo scomposto la gamba di Anna Rita, ogni tanto mi isolavo dal contesto e mi chiedevo cosa ci facesse un italiana, in Madagascar, in una palestra con tanti altri malgasci e un francese come insegnante, a fare mosse quanto meno bizzarre alle gambe e alle braccia di una altra povera italiana conosciuta da pochi mesi!
Ma queste si sa, non sono domande da porsi quasi mai, se non prima di qualche mese dall'accaduto!
Poi c'è stato il gradito passaggio per Ambositra di Don Filippo e Frate Luca, venuti per una visita ai fratelli della carità malgasci; che mi hanno portato un sacco di posta, notizie fresche italiane e un pizzico di nostalgia! E' sempre bello ricever visite di persone disposte ad ascoltare e non a giudicare, con cui si può condividere questo pezzo di vita in questo posto, perchè lo facciano conoscere anche a casa.
Altra grande notizia: l'arrivo del frigo! Ebbene sì, erano due mesi e mezzo che eravamo senza frigo che, da una parte mi ha fatto capire di quante cose possiam fare senza, dall'altra mi fa apprezzare ora ancora di più questa grande “invenzione” di cui possiamo disporre! E così abbiamo pure potuto mettere in frigo i nostri yogurt “appena” imparati e fatti con Suor Anna Maria, suora siciliana un po' particolare, che trattava gli yogurt come dei neonati!
Poi abbiamo iniziato la “missione denti” in casa della carità: abbiamo chiesto alla Mamera spazzolino e dentifricio(scoprendo che c'era un armadio pieno di spazzolini inutilizzati!) e...giorno dopo giorno abbiamo iniziato a lavare i denti agli ospiti che da soli non ce la facevano! All'inizio ci guardavano un po' male, dato che era la prima volta; fino ad arrivare a questi ultimi due giorni dove sono loro stessi a chiedercelo! La Mamera ha sentenziato: “Vediamo quanto resistono”! Solo per questo varrebbe la pena di resistere!
Poi ieri, dopo due mesi e mezzo, Pére Aristide, presidente del Foyer, ci ha voluto finalmente ricevere per sapere come stava andando l'esperienza! Gli abbiamo esposto le nostre perplessità sul poco lavoro e le idee su come riempire i tempi morti, lui le ha accolte tutte ma deve prima parlarne con il direttore, che dovremmo incontrare la settimana prossima!Speriamo il bene....
Veloma