Ambositra,
1 ottobre 2012
Ultimo
mese!
Ieri
l’altro, stavo facendo fare degli esercizi a un bambino con paralisi cerebrale infantile
sul materassino della nostra palestra; e mi sono resa conto quanto sono oramai
“dentro” a questa vita malgascia.
E’ stato
uno shock allora pensare che rimane così poco, proprio quando inizi a capirci
qualcosa in questa bella ma stramba lingua; quando inizi a conoscere meglio le
persone e soprattutto a creare un legame che va al di là dei soliti saluti e
convenevoli. E’ da allora che sto cercando di vivere al meglio ogni momento, come se fosse l’ultimo (anche se non
è carino detto così…avete capito no?); cercando, con scarsi risultati, di
scacciare la malinconia.
Sembra
assurdo, ma il mondo in cui ho sempre vissuto per 23 anni su 24; ora sembra più
lontano che mai, e soprattutto impensabile ritornarci da qui a 30 giorni!
A parte
questi filosofeggia menti…vi posso raccontare che settembre è iniziato con la
fine delle mie splendide vacanze con le mie sorelle, indimenticabili anche se
sembran già passati secoli.
Sono
ritornata da Tanà ad Ambositra, con una simpatica comitiva di due famiglie di
ex volontari di 18 anni fa; con i quali mi sono confrontata molto sulle
differenze del paese in questi anni.
loro
conclusione è stata: si vedono gli effetti della globalizzazione per le
pubblicità, i prodotti in vendita, i distributori di benzina ecc ma per il
resto…non si nota molta differenza!
Dopo di
loro sono arrivati una coppia in viaggio di nozze, entrambi agronomi e
interessati al progetto di riforestazione di Nicola; e con loro si è potuta
definire conclusa la “stagione vahiny”, ovvero ospiti.
Il mio ritorno
al lavoro dopo le ferie è stato piuttosto soft tra assemblea “noia” generale e
poi subito preparazione della festa per i 45 anni dell’Akanin’ny Marary, che è
stato solo festeggiato il 31 maggio e per 3 giorni in ciascuno dei centri di
prossimità!
E allora
tra pulizia generale, pelatura delle carote, lavatura di piatti; sono entrata
in questo clima di euforia generale per la grande festa.
Per
esser grande lo è stata, basti pensare che avevano inviato 3000 inviti e alla
messa di domenica ci saran state 1000 persone; per non dire che hanno fatto
biro e portachiavi come gadget!
Comunque
mi sono piaciuti i momenti in cui sono stati messi al centro i malati piuttosto
che i dipendenti; come per esempio il torneo di basket in carrozzina nella
piazza della città, in cui la nostra squadra, nonostante il tifo da stadio, si
è classificata seconda.
Nel
mentre i bambini di Fanomezantsoa sono ancora in vacanza dalle loro famiglie,
mentre i 5 bimbi che non hanno proprio nessuno sono in Caritas, dove si
divertono come matti a fare l’orto.
In
carcere siamo finalmente riusciti a partire con le registrazioni per il cd dei
canti con tanto di microfon e mixer dall’italia…un vero successo! Sono talmente
carichi che ogni domenica salta fuori una canzone nuova inventata da loro, e un
gruppo nuovo pronto ad eseguirla!
In più,
dato che da un paio di anni RTM organizza la fiera del commercio equo e
solidale nazionale a Tanà…vorremmo fare un banchetto con i prodotti di
artigianato dei carcerati!Tovaglie e ricami le donne, cappelli e borse ad
uncinetto gli uomini, abbiamo anche già il nome: “Vita fonja” ovvero “Made in
prigione”!
Ah poi i
“nostri Giovanni” sono in periodi di grande cambiamento: Giovanni “Zandry”
(minore) ha fatto l’ingresso ufficiale in parrocchia a Manakara con il prete
malgascio della diocesi di Ambositra con cui vivrà; e per l’occasione si è
tagliato i capelli che erano arrivati a livelli tali che la gente per strada lo
chiamava “Gesù di Nazareth”!
Mentre
Giovanni “Zoky”(maggiore) ha girato come una trottola per conoscere tutta la
missione(o quasi) e ha iniziato il corso di lingua di malgascio a Fianarantsoa,
che durerà fino alla fine dell’anno.
Non mi
viene più in mente nient’altro, allora direi sia ora di metterci un punto.
un
abbraccio a tutti
Mandra
phiaona
Anna
p.s: A
fine settembre è anche arrivata Carmen, volontaria del centro missionario di
Carpi che gestisce le adozioni dell’associazione “amici del Dongio” al Foyer,
nonché “nonna” della comunità!
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